Ricordato anniversario della legge professionale. Mattarella: «Informazione è libertà. Una responsabilità enorme». Web: rischio e opportunità
Giornalisti: 60 anni dell’Ordine fra dovere di verità, precarietà e sfide del futuro

Ricordato anniversario della legge professionale. Mattarella: «Informazione è libertà. Una responsabilità enorme». Web: rischio e opportunità
È stata prevista nel nuovo Regolamento la destinazione di una quota del rendimento del patrimonio per accrescere le posizioni individuali
Notizia è la lotta alla mafia, non la cartella clinica del boss. Ecco perché i giornalisti devono differenziarsi dal gossip dei social media
Dal 2023, l’Inpgi potrà incrementare i montanti contributivi di giornalisti freelance e parasubordinati, per avere pensioni future più alte, con una quota dei rendimenti della gestione patrimoniale. Diviene operativa la norma varata all’unanimità dal Comitato amministratore e approvata dai Ministeri vigilanti che, riformando il Regolamento delle prestazioni, permetterà di integrare la rivalutazione dei montanti prevista dalla legge
Uno stanziamento di sei milioni di euro in tre anni, prelevati da una quota del contributo integrativo del 4% sui corrispettivi lordi posto a carico di aziende e committenti, per offrire ai giornalisti liberi professionisti iscritti all’Inpgi l’accesso gratuito a nuove prestazioni sanitarie, garantite grazie a una convenzione con la Casagit. Lo ha approvato all’unanimità il Comitato amministratore della gestione separata Inpgi. La delibera andrà ora ai Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia), ai quali spetterà l’approvazione definitiva.
Ci ha lasciati colui che, da presidente, volle aprire l’Inpgi e il welfare dei giornalisti agli autonomi, oggi maggioranza nella professione
Sono candidato alle elezioni che si svolgeranno nel Lazio dal 14 al 18 dicembre 2022 per il congresso dell’Associazione stampa romana. Gli obiettivi: dignità, welfare, diritti. E dare voce a tutte le periferie del nostro mondo.
Questo, spesso vuol dire nuotare controcorrente. E Controcorrente è, appunto, la lista in cui mi candido, in squadra con colleghe e colleghi competenti con cui condivido questi obiettivi.
Lavoro, diritti e welfare subiscono continue e pesanti aggressioni, senza che Governo e Parlamento alzino la voce per difendere giornalisti e informazione e, con essi, il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati e sovrani
«Un forte e presssante appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai Ministri Orlando, Franco e Brunetta nonché al sottosegretario con delega all’editoria Moles» perché intervengano per colmare l’«incomprensibile ritardo» manifestato dal governo nell’affrontare il nodo della crisi strutturale dell’Inpgi che sconta, posto com’è al termine della filiera, le conseguenze della crisi dell’intero settore dell’informazione: «Un comparto industriale dove il susseguirsi degli stati di crisi – con pensionamenti, prepensionamenti e mancate assunzioni – hanno ridotto drasticamente il numero dei giornalisti attivi, impropriamente sostituiti da un aumento esponenziale di lavoro autonomo, quasi mai effettivamente tale». Così come ha pubblicamente affermato più volte la Presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni.