La Federazione nazionale della stampa italiana comunica:
“Con profondo rispetto verso i caduti, nell’espressione di un’autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d’intesa con le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, Libertà è Giustizia e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa programmata a Roma per sabato prossimo.
In un momento tragico come questo ci stringiamo attoniti accanto ai nostri morti in Afghanistan. Sono morti dell’Italia che paga oggi un pesante tributo nella frontiera della sicurezza internazionale e della lotta al terrorismo. Il nostro rispettoso pensiero va subito ai soldati caduti, alle loro famiglie, alle Forze Armate che, in un Paese martoriato, rappresentano la nostra comunità in ossequio a risoluzioni dell’Onu, in una complicata ricerca di una via di uscita dell’Afghanistan dal terrore verso la democrazia.
I giornalisti, che hanno pagato alti prezzi di sangue per il diritto-dovere di informare compiutamente i cittadini su dolorose vicende belliche e del terrorismo in ogni parte del mondo, rinnovando la solidarietà e il cordoglio nei confronti di tutti i caduti e delle loro famiglie, riconfermano l’impegno permanente per un’ informazione che dia sempre voce alle ansie, alle speranze, alle idee di tutti”.
L’associazione “Articolo 21”, tra le promotrici dell’iniziativa di sabato 19, a sua volta ha diffuso la seguente nota:
“Condividiamo la decisione dell’Fnsi di rinviare la manifestazione di sabato di fronte a quello che è accaduto in Afghanistan. Non si può certo far finta di nulla. Ed è necessario che l’intera comunità nazionale osservi un momento di silenzio e di sobrietà da parte di tutti. Quella sobrietà non molto diffusa in questa stagione…” Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Articolo21 listerà a lutto il proprio sito fino ai funerali…” Fin d’ora dichiariamo naturalmente la nostra più assoluta disponibilità ad aderire e partecipare al nuovo appuntamento che, inevitabilmente, dovrà essere presto convocato anche perchè non possiamo far finta di non vedere che anche in queste ore continuano gli assalti alla Corte costituzionale e agli organi di informazione”.