Il quesito di V. F.:
Caro Massimo,
tra poco scadrà il mio primo anno di iscrizione all’Ordine come pubblicista e dovrei prendere una decisione per l’iscrizione alla Casagit. Sono in dubbio su tante cose: prima di tutto io non ho un contratto con nessun giornale e quindi non so se posso. Secondo non so se è vero che ho tempo entro il primo anno e poi non più per iscrivermi.
L’iscrizione alla Casagit è un aggravio economico abbastanza forte. Quindi, dimmi: secondo te sinceramente conviene?
La risposta di Massimo Marciano:
Cara collega,
in effetti passato il primo anno non avrai più la possibilità di iscriverti alla Casagit, a meno che tu non abbia in futuro un contratto di lavoro subordinato giornalistico, che prevede la contribuzione da parte del datore di lavoro. L’unica possibilità ora è quella di pagare tu il contributo.
Ma, come dici tu, il contributo per la Casagit non è poco. La convenienza sta nel fatto che – come puoi vedere sul sito www.casagit.it – la Cassa offre una serie di prestazioni integrative rispetto a quelle del Servizio sanitario nazionale. Ma è ovvio che tu, essendo molto giovane, difficilmente riusciresti a riavere sotto forma di prestazioni quanto da te versato annualmente: di solito l’utilità della Casagit c’è con l’avanzare dell’età, quando si ha abitualmente più bisogno di prestazioni sanitarie.
In alternativa, c’è la possibilità di iscriversi alla cosiddetta Casagit 2 (vedi al link http://www.casagit.it/casagit/it/Servizi/La_nuova_CASAGIT2/index.html ) che, a fronte di versamenti ridotti, offre anche rimborsi ridotti, con due aliquote: 30 e 60 per cento di contribuzione e di rimborso.
C’è in atto un dibattito all’interno degli organismi dirigenti della Cassa per rivedere la sua organizzazione, nel senso di renderla sempre più simile ad un’assicurazione sanitaria, pur mantenendo i meccanismi solidaristici attuali. Anzi, le altre Casse previdenziali e assistenziali aderenti all’Adepp (l’associazione delle Casse professionali privatizzate, alla quale aderisce anche l’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani) hanno chiesto alla Casagit di fornire loro una “guida” per realizzare organismi simili anche per loro. Alcuni pensano addirittura di proporre alla Casagit di allargare il campo dei propri associati dai giornalisti ad anche tutti gli altri professionisti delle Casse dell’Adepp.
Come vedi, la situazione è in evoluzione ed al momento non si può dire quali sviluppi ci saranno. In conclusione, se al momento prevedi di non poter sostenere la spesa della Casagit “completa”, potresti aderire alla Casagit 2, con la possibilità di “scalare” verso l’alto nel corso del tempo (dal 30 al 60 per cento; dal 60 per cento alla Casagit “completa”). Valuta anche questa ipotesi.