Il quesito di A.:

Sono una giornalista con partita Iva. Ho scritto un libro e devo far fattura all’editore. Tale compenso rientra nell’attività professionale e quindi soggetto ad Iva e Inpgi oppure rientra nel diritto d’autore con deduzione forfetaria al 25%?

Ringrazio per l’attenzione.

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La risposta di Massimo Marciano:

Cara collega,

nel concetto di attività giornalistica rientra tutto ciò che è svolto in virtù della propria competenza professionale. Perciò, nel tuo caso specifico, se il libro è un’opera che ti è stata affidata in quanto giornalista, come ad esempio un manuale di scrittura giornalistica o una raccolta di articoli o altro di simile, è indubbiamente lavoro giornalistico.

Come tale, il tuo lavoro va in questo caso fatturato con l’applicazione della rivalsa previdenziale per l’Inpgi 2, pari al 2% sul corrispettivo lordo, come attività libero-professionale. Tieni presente che il contributo del 2% a carico del committente va applicato sull’intero corrispettivo lordo anche se l’accordo con l’editore prevede non la prestazione libero-professionale con partita Iva, ma invece la cessione del diritto d’autore, sempre che si tratti di attività giornalistica. Ciò anche in presenza, in quest’ultimo caso, della deduzione forfetaria del 25%, che vale solo ai fini dell’Irpef e ai fini del calcolo del contributo soggettivo del 10% a tuo carico per l’Inpgi 2.

Se la natura del libro è altra, come ad esempio un romanzo, una raccolta di poesie o un saggio relativo a tue altre competenze fuori dall’ambito professionale, non si tratta di lavoro giornalistico. Quindi può essere applicata la semplice cessione del diritto d’autore.

Inpgi 2: quesiti – Giornalista autore di libri: libera professione o cessione dei diritti?
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