Si vota per cambiare l’Ordine. Molti di noi sentono lontano e distante questo organismo, vecchio ancor più dei 50 anni di vita che conta la sua legge istitutiva. Eppure, è attraverso l’Ordine che si passa per accedere alla professione.
Per questo, è necessario che l’Ordine abbia la capacità di perseguire una strada non più rinviabile di riforma della normativa che regola la professione di giornalista, eliminando l’anacronistica distinzione tra professionisti e pubblicisti (ormai per tutti gli altri organismi di categoria si è giornalisti se si lavora come tali) attraverso un accesso unico di livello universitario, tutelare i meno garantiti (anche con gli strumenti che abbiamo conquistato, come la Carta di Firenze e l’equo compenso), costituire un osservatorio permanente sulla professione.
Perché tutto questo possa realmente accadere, occorre quindi andare a votare e scegliere le candidate e i candidati che si pongono questi obiettivi. Vi chiedo quindi di sostenere con il vostro voto tutte le candidate e tutti i candidati, per il Consiglio regionale del Lazio e per il Consiglio nazionale, delle liste “ContrOrdine: si cambia o si chiude” (professionisti) e “Pubblicisti per la riforma” (pubblicisti), che vi presento qui di seguito, insieme al programma che con loro vogliamo realizzare.
Sono vostra a disposizione per ogni chiarimento.
Un caro saluto e buon voto a tutti/e noi.
Massimo Marciano
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QUANDO SI VOTA
domenica 19 maggio (ore 10,30-13) e lunedì 20 maggio (16-21,30) per il primo turno.
Secondo turno domenica 26 maggio e lunedì 27 maggio (stessi orari).
DOVE SI VOTA
CONI – Centro Acqua Acetosa, Largo Giulio Onesti 1, Roma.
COME SI VOTA
Sulla scheda elettorale, al primo turno occorre scrivere per esteso nome e cognome di tutti i candidati proposti, a seconda della categoria (professionisti o pubblicisti) e dell’organo (Consiglio regionale, Collegio dei revisori, Consiglio nazionale).
PUBBLICISTI
Lista”Pubblicisti per la riforma”
Candidati al Consiglio regionale del Lazio
Giovanna Sfragasso
Antonio Baldi (detto Toni)
Alessio Vallerga
La nostra “storia” di battaglie per i pubblicisti, per i precari e per la riforma della professione la trovi a questo link: https://riformagiornalisti.it/il-gruppo-bonelli/
PROFESSIONISTI
Lista “ContrOrdine – Si cambia o si chiude”
Candidati al Consiglio regionale del Lazio
Paola Spadari – Ansa
Marco Conti – Il Messaggero
Mario Forenza – Rainews 24
Maria Lepri – Giornale radio Rai
Carlo Picozza – La Repubblica
Silvia Resta – La7
Candidati al Collegio dei revisori dei conti del Lazio
Giovan Battista Brunori – Tg2
Solen De Luca – Freelance
Candidati al Consiglio nazionale
Carlo Bonini – La Repubblica
Giannetto Baldi – Ansa
Adalberto Baldini – La7
Cristina Cosentino – Freelance
Guido D’Ubaldo – Corriere dello sport
Loris Gai – Tg1
Chiara Longo Bifano – Giornale radio Rai
Roberto Mastroianni – Rainews 24
Nadia Monetti – Tg2
Sonia Oranges – Freelance
Ester Palma – Corriere della sera
Fabiola Paterniti – Freelance
Roberta Serdoz – Tg3
Pietro Suber – Mediaset
Laura Trovellesi – Ufficio stampa Senato
Maria Zegarelli – L’Unità
IL PROGRAMMA
Che cosa abbiamo fatto:
– Tutelato la dignità dei colleghi in un mercato che ha fatto della precarietà la norma indebolendo la professione rispetto ai poteri forti.
– Difeso la deontologia anche, pur in minoranza, imponendo sanzioni a chi l’aveva violata, comunque si chiamasse e qualsiasi ruolo ricoprisse
– Impedito che si desse vita a un’opaca Fondazione per la formazione, all’ombra della quale spartire poltrone e denari.
– Riaffermate le ragioni di una radicale riforma dell’Ordine che la maggioranza non ha voluto portare fino in fondo.
– Vigilato sulla gestione del patrimonio che ora è in grado di sostenere gran parte degli oneri della formazione obbligatoria.
Che cosa vogliamo fare:
– Riformare radicalmente l’Ordine con la drastica riduzione di consiglieri e costi di gestione.
– Ottenere finalmente un accesso unico universitario alla professione, superando l’anacronistica distinzione tra pubblicisti e professionisti;
– Difendere la libertà di informazione da intimidazioni e pressioni, contro le leggi bavaglio e le querele temerarie.
– Tutelare le fasce dei meno garantiti (che sono la maggioranza) come abbiamo fatto battendoci per la Carta di Firenze e l’Equo Compenso
– Sorvegliare con più efficacia la deontologia e la correttezza.
– Gestire l’aggiornamento professionale di tutti i colleghi in attività in modo prevalentemente gratuito.
– Vigilare sulla qualità delle Scuole di giornalismo, molte delle quali, non in regola, sono state chiuse anche grazie al nostro intervento.
– Creare un osservatorio permanente sulla professione in coordinamento con FNSI e INPGI
– Contrastare l’invadenza delle mafie che minacciano i giornalisti e tentano di comprare testate per fare informazione in proprio.