«Non possiamo che prendere atto con soddisfazione della decisione, annunciata in aula dal relatore senatore Cucca, di stralciare dalla legge a tutela degli amministratori “sotto tiro” la parte relativa all’inasprimento ulteriore delle sanzioni penali, leggi carcere, relative alla diffamazione». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Per altro – spiegano – la decisione sarebbe stata in contrasto con un’altra legge, giunta alla quarta lettura, che prevede l’abrogazione del carcere, come richiesto dalle medesime istituzioni comunitarie. La Fnsi ringrazia quanti, dentro e fuori il Parlamento, hanno condiviso l’impegno e le iniziative di questi giorni e si augura che finalmente possa essere approvata la nuova normativa sulla diffamazione che, oltre alla abrogazione della pena del carcere, possa finalmente prevedere norme che scoraggino l’uso e l’abuso delle cosiddette “querele temerarie”, divenute un vero e proprio strumento di intimidazione nei confronti dei cronisti. La Fnsi, infine, ha deciso di aderire alla marcia, promossa dall’associazione Avviso pubblico e che si svolgerà il prossimo 24 giugno a Polistena, Reggio Calabria. Ci auguriamo che tutti i media, a partire dal servizio pubblico, vogliano seguire e dare voce a quanti, a partire dagli amministratori e dai cronisti “sotto tiro”, hanno scelto di contrastare, ogni giorno, mafie, corruzione, malaffare».
Fonte: comunicato stampa della Fnsi
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Fnsi su parole presidente Grasso dopo stralcio norma su diffamazione
«Prendiamo atto con soddisfazione delle parole chiare ed inequivocabili pronunciate in occasione della presentazione del premio “Franco Giustolisi” dal presidente del Senato, Pietro Grasso che ha ribadito come non possano esserci equivoci sull’eliminazione del carcere nella riforma del reato di diffamazione». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Il presidente Grasso – proseguono – ha auspicato che si possa al più presto calendarizzare il disegno di legge sulla diffamazione. Un provvedimento che dovrà portare all’abrogazione del carcere per i reati di opinione, come richiesto dalle istituzioni comunitarie, e che ci auguriamo possa finalmente introdurre norme che scoraggino l’uso delle “querele temerarie”, divenute un vero e proprio strumento di intimidazione nei confronti dei cronisti».
Fonte: comunicato stampa della Fnsi
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Fnsi su diretta RaiNews24 Marcia amministratori sotto tiro
«Accogliamo con soddisfazione la notizia che il direttore di Rainews24 Antonio Di Bella ha annunciato che la rete all news del servizio pubblico seguirà in diretta televisiva la Marcia nazionale degli amministratori sotto tiro, promossa dall’associazione Avviso Pubblico, che si svolgerà a Polistena (Reggio Calabria) il 24 giugno». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Siamo certi – proseguono – che tutto il mondo dell’informazione seguirà con la dovuta attenzione la manifestazione e darà voce e luce alle storie di quanti, a partire dagli amministratori e dai cronisti “sotto tiro”, scelgono ogni giorno di contrastare con il loro impegno mafie, corruzione, malaffare».
Come anticipato nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, svoltasi ieri mattina nella sede della Fnsi, nei primi cinque mesi del 2016 sono stati 180 gli amministratori minacciati in 15 regioni italiane.
Fonte: comunicato stampa della Fnsi di giovedì 9 giugno 2016