Dopo mezzo secolo di questo ormai obsoleto Ordine dei giornalisti, solo due giorni ancora. Due giorni di impegno per cambiare. Con il nostro voto.
Domenica 26 mattina e lunedì 27 pomeriggio si vota a Roma: c’è il turno di ballottaggio per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio, del Collegio regionale dei revisori dei conti e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Per ottenere una vera riforma che porti la normativa professionale nel terzo millennio con un Ordine più moderno occorre andare a votare. E votare tutta la squadra di candidati delle liste “contrOrdine” (professionisti) e “Pubblicisti per la riforma” (pubblicisti), senza tralasciare un solo nome di questo gruppo compatto.
Questa volta il voto sarà più facile e più rapido rispetto a quello del primo turno della settimana scorsa: non occorrerà, infatti, scrivere tutti i nomi, ma basterà tracciare una X nel quadratino accanto al nome di ognuno dei nostri candidati. Com’è indicato nelle immagini dei fac-simile delle schede elettorali qui allegate (fai clic sull’immagine per ingrandirla).
Tutta la nostra squadra è al ballottaggio per i professionisti e la nostra candidata pubblicista promossa al secondo turno è in buona posizione: merito del consenso che moltissimi di noi hanno dato con il proprio voto, al primo turno, al nostro programma di rinnovamento (che potete leggere più sotto) e al forte spirito di gruppo che tutte le nostre donne (tante!) e tutti i nostri uomini candidati hanno dimostrato.
Non ci sono personalismi, ma un compatto pacchetto di mischia per una importante meta: cambiare, finalmente, dopo 50 anni. Per una deontologia seria, per la tutela del lavoro, contro la precarietà, per nuove norme sull’accesso alla professione che eliminino l’antiquata distinzione tra professionisti e pubblicisti: è giornalista chi fa il giornalista.
Perché questa squadra possa giocare e vincere la partita del rinnovamento, che molti di noi aspettano da anni, domenica mattina e lunedì pomeriggio votiamo compatti “contrOrdine” e “Pubblicisti per la riforma”.
Massimo Marciano
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QUANDO SI VOTA
Domenica 26 maggio (ore 10,30-13) e lunedì 27 maggio (16-21,30).
DOVE SI VOTA
CONI – Centro Acqua Acetosa, Largo Giulio Onesti 1, Roma.
COME SI VOTA
Sulla scheda elettorale occorre tracciare una X nel quadratino accanto al nome di ognuno dei nostri candidati, come indicato nelle immagini dei fac-simile delle schede elettorali qui sotto allegate (fai clic sull’immagine per ingrandirla).
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PUBBLICISTI
Lista “Pubblicisti per la riforma”
Candidata al Consiglio regionale del Lazio
Giovanna Sfragasso
La nostra “storia” di battaglie per i pubblicisti, per i precari e per la riforma della professione la trovi a questo link: https://riformagiornalisti.it/il-gruppo-bonelli/
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PROFESSIONISTI
Lista “ContrOrdine – Si cambia o si chiude”
Candidati al Consiglio regionale del Lazio
Paola Spadari – Ansa
Silvia Resta – La7
Maria Lepri – Giornale radio Rai
Carlo Picozza – La Repubblica
Marco Conti – Il Messaggero
Mario Forenza – Rainews 24
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Candidati al Collegio dei revisori dei conti del Lazio
Giovan Battista Brunori – Tg2
Solen De Luca – Freelance
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Candidati al Consiglio nazionale
Carlo Bonini – La Repubblica
Roberta Serdoz – Tg3
Giannetto Baldi – Ansa
Chiara Longo Bifano – Giornale radio Rai
Guido D’Ubaldo – Corriere dello sport
Fabiola Paterniti – Freelance
Maria Zegarelli – L’Unità
Cristina Cosentino – Freelance
Laura Trovellesi – Ufficio stampa Senato
Nadia Monetti – Tg2
Roberto Mastroianni – Rainews 24
Pietro Suber – Mediaset
Sonia Oranges – Freelance
Loris Gai – Tg1
Ester Palma – Corriere della sera
Adalberto Baldini – La7
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IL PROGRAMMA
Che cosa abbiamo fatto:
– Tutelato la dignità dei colleghi in un mercato che ha fatto della precarietà la norma indebolendo la professione rispetto ai poteri forti.
– Difeso la deontologia anche, pur in minoranza, imponendo sanzioni a chi l’aveva violata, comunque si chiamasse e qualsiasi ruolo ricoprisse.
– Impedito che si desse vita a un’opaca Fondazione per la formazione, all’ombra della quale spartire poltrone e denari.
– Riaffermate le ragioni di una radicale riforma dell’Ordine che la maggioranza non ha voluto portare fino in fondo.
– Vigilato sulla gestione del patrimonio che ora è in grado di sostenere gran parte degli oneri della formazione obbligatoria.
Che cosa vogliamo fare:
– Riformare radicalmente l’Ordine con la drastica riduzione di consiglieri e costi di gestione.
– Ottenere finalmente un accesso unico universitario alla professione, superando l’anacronistica distinzione tra pubblicisti e professionisti.
– Difendere la libertà di informazione da intimidazioni e pressioni, contro le leggi bavaglio e le querele temerarie.
– Tutelare le fasce dei meno garantiti (che sono la maggioranza) come abbiamo fatto battendoci per la Carta di Firenze e l’Equo Compenso.
– Sorvegliare con più efficacia la deontologia e la correttezza.
– Gestire l’aggiornamento professionale di tutti i colleghi in attività in modo prevalentemente gratuito.
– Vigilare sulla qualità delle Scuole di giornalismo, molte delle quali, non in regola, sono state chiuse anche grazie al nostro intervento.
– Creare un osservatorio permanente sulla professione in coordinamento con FNSI e INPGI.
– Contrastare l’invadenza delle mafie che minacciano i giornalisti e tentano di comprare testate per fare informazione in proprio.