Il quesito di G. P.:

Buongiorno dott. Marciano.

Sono una giornalista pubblicista della Lombardia, iscritta all’Ordine dal 2004, e da sempre iscritta alla gestione separata dell’Inps. Mi rivolgo a Lei dopo aver trovato la sua mail in internet in quanto ho diversi dubbi sulla questione Inpgi.

Alla fine dello scorso sono stata contattata dall’Inpgi di Milano per la compilazione di un questionario sulla mia attività al giornale. Ho risposto al questionario e ora l’editore mi chiede di firmare un nuovo contratto in quanto deve regolarizzare la mia posizione a seguito dell’ispezione Inpgi (come me credo una decina di altri collaboratori…).

Mi chiedo:

– cosa cambia per me? devo pagare di più? quali sono i vantaggi? ci sono delle coperture assicurative?

– per gli anni passati cosa succede? è retroattiva per quanti anni ( 2 o 5 come mi dissero dall’Inpgi)? ci sono penali? se sì, chi è tenuto a pagarle?

Dal giornale mi dicono che ero io tenuta a comunicare la mia iscrizione all’ordine, a dir la verità mi hanno sempre dettto che Inps o Inpgi era indifferente, di fare come volevo… e che all’Inpgi si paga di più…

La situazione non mi è per nulla chiara. Mi può aiutare?

Grazie

La risposta di Massimo Marciano:

Cara collega,

l’iscrizione alla Gestione separata dell’Inpgi (il cosiddetto “Inpgi 2”) è obbligatoria dal 1° gennaio 1996 per tutti i giornalisti che svolgono attività di lavoro non subordinato. Quindi chi ti ha detto che l’iscrizione a Inps o Inpgi è indifferente ti ha detto una cosa non vera. Altrettanto non vero è che i contributi Inpgi siano superiori a quelli che si versano all’Inps a parità di retribuzione. Anzi, per quanto riguarda il lavoro subordinato (ma non è questo il tuo caso), anche se il rendimento ai fini della futura pensione è più altro all’Inpgi, sono più onerosi i contributi all’Inps di alcuni punti percentuali. All’Inpgi 2, per quanto riguarda il tuo caso di giornalista con contratto di collaborazione, solo dal 1° gennaio di quest’anno l’entità dei contributi versati è stata parificata (quindi non è superiore) a quella della Gestione separata Inps, ma nei due anni precedenti è stata più bassa (leggi sul sito dell’Inpgi al link http://www.inpgi.it/?q=node/869 ).

Ciò che è vero è che fino al 31 dicembre 2008 per tutti i giornalisti non subordinati (anche quelli con contratto di collaborazione come te) l’obbligo di iscriversi e di versare i contributi all’Inpgi 2 faceva capo al lavoratore e non al datore di lavoro. E per tutti l’entità dei contributi da versare era pari al 10% del reddito professionale netto, a carico del giornalista, e del 2% sul corrispettivo lordo di ogni prestazione, a carico del datore di lavoro, percentuale che doveva essere raccolta dal giornalista e poi versata all’Inpgi 2 insieme alla sua quota di spettanza, che per la ripartizione allora vigente alla Gestione separata Inps era superiore di un paio di punti percentuali.

L’Inpgi 2 provvede ad assicurare ai giornalisti iscritti la pensione e altre prestazioni collegate all’assicurazione generale obbligatoria (vedi sulla home page del sito dell’Inpgi, all’indirizzo www.inpgi.it , facendo clic sulla sinistra su “Gestione separata”).

Dal 1° gennaio 2009 la vecchia normativa è rimasta in vigore solo per i giornalisti liberi professionisti (quindi con partita Iva), per i collaboratori con semplice ritenuta d’acconto (le cosiddette “collaborazioni occasionali”) o con contratto di cessione del diritto d’autore e per quelli che lavorano in associazione con altri giornalisti (vedi sul sito dell’Inpgi al link http://www.inpgi.it/?q=node/772 ) mentre è cambiata per i giornalisti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa come te (vedi sul sito dell’Inpgi al link http://www.inpgi.it/?q=node/767 ). Se un giornalista ha sia attività di libera professione sia uno o più co.co.co., le regole si applicano entrambe, ognuna per la quota parte di reddito riferita a ciascuna delle due tipologie.

Nel concreto del tuo caso, tu eri obbligata a iscriverti all’Inpgi 2 entro 30 giorni dalla tua prima retribuzione per collaborazioni giornalistiche ricevuta successivamente alla tua iscrizione all’Ordine, nel 2004. Avendo un contratto di collaborazione con il tuo giornale, dal 2009 era obbligato a fare tutto il tuo editore. I contributi relativi all’anno 2004 avresti dovuto comunicarli all’Inpgi 2 entro il 31 luglio del 2005. Ad oggi, quindi, siccome la prescrizione nel versamento dei contributi è di cinque anni, sei obbligata a contribuire all’Inpgi 2 a partire dai redditi professionali maturati nell’anno di imposta 2005 – che avresti dovuto comunicare all’Inpgi 2 cinque anni fa, ovvero entro il 31 luglio 2006 – fino a quelli del 2008; dal 2009 a oggi l’obbligo è dell’editore del giornale con il quale hai il contratto di collaborazione.

Cosa fare? Per quanto riguarda il periodo dal 1° gennaio 2009, il tuo editore deve contattare l’ufficio dell’Inpgi che provvede all’iscrizione delle aziende, al quale deve comunicare il tuo contratto. Le sanzioni per la ritardata comunicazione sono a carico suo.

Per quanto riguarda te, devi rivolgerti all’ufficio di corrispondenza dell’Inpgi della tua regione (recapiti e indicazioni anche su quello della Lombardia li trovi al link http://www.inpgi.it/?q=node/136 ), al quale devi consegnare la domanda di iscrizione (link: http://www.inpgi.it/?q=node/471 ), indicando come data di decorrenza della tua iscrizione il 1° gennaio 2005. La domanda va corredata dalla fotocopia del tuo tesserino professionale, dalle copie delle dichiarazioni dei redditi del 2006, 2007, 2008 e 2009 (relative agli anni di imposta precedenti) e dai fogli con le comunicazioni reddituali che avresti dovuto fare in quegli stessi anni (2006: http://www.inpgi.it/?q=node/468f ; 2007: http://www.inpgi.it/?q=node/470 ; 2008: http://www.inpgi.it/?q=node/725 ; 2009: http://www.inpgi.it/?q=node/787 ). L’Inpgi ti comunicherà gli importi dovuti, comprensivi delle sanzioni per le ritardate comunicazioni e i ritardati pagamenti, che sono a carico tuo. Nella comunicazione, l’Inpgi ti proporrà anche una rateizzazione del versamento.

Se dal 1° gennaio 2009 hai sono il co.co.co. con il tuo giornale, devi anche consegnare la sospensione della tua posizione dalla precedente posizione di libero-professionista, compilando il modulo che trovi al link http://www.inpgi.it/?q=node/692 nel quale viene descritta la tua posizione. I contributi che il tuo editore ha erroneamente versato negli anni dal 2005 a oggi dovranno essere, a suo carico, recuperati: per due terzi torneranno a lui e per un terzo devono essere corrisposti a te come mancata retribuzione, perché ti sono stati erroneamente trattenuti per versarli all’Inps.

Inpgi 2: quesiti – Correzione della posizione per errata iscrizione alla Gestione separata Inps

4 pensieri su “Inpgi 2: quesiti – Correzione della posizione per errata iscrizione alla Gestione separata Inps

  • 01/03/2011 alle 15:04
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    Salve, il mio caso è esattamente come quello della lettera. Solo che io mi sono già regolarizzato per gli anni dal 2006 al 2009, ora il mio committente deve regolarizzare dal 2009. LE MIE DOMANDA SONO: COME RICHIEDERE ALL’INPS I SOLDI INDEBITAMENTE VERSATI?? ANCHE DAL 2006 AL 2008 LA PROPORZIONE E’ 2/3 – 1/3 NONOSTANTE FOSSI IO CHE DOVEVO PAGARE (E CHE HO EFFETTIVAMENTE PAGATO PER REGOLARIZZARMI) ?

  • 23/05/2011 alle 18:17
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    E’ il committente, che ha erroneamente versato i contributi all’Inps, che deve rivolgersi agli uffici di quell’Istituto di previdenza per chiedere la restituzione, argomentando i motivi dell’errore.
    La proporzione della ripartizione dell’onere contributivo all’Inpgi 2 tra committente (due terzi) e lavoratore (un terzo) per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa vale solo a partire dal 1° gennaio 2009. Prima di quella data l’onere del versamento dei contributi è interamente a carico del giornalista anche se si tratta di un contratto co.co.co.

  • 17/09/2011 alle 21:17
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    Salve, il mio dubbio è un pò diverso:
    ho aperto la partita iva nel 2008 come consulente informatico, da un anno fatturo, i servizi e le foto realizzate per diversi giornali con la dicitura “servizi foto-giornalistici” ai fini di poter prendere tra un anno il tesserino da pubblicista.

    Quel giorno dovrò iscrivermi all’Inpgi? Cosa dovrò versare in più o in meno? I soldi già versati all’inps che fine fanno?

    Grazie

  • 17/09/2011 alle 22:30
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    inpgi.itCaro Pasquale,

    da quando sarai iscritto all’Ordine dovrai fatturare come giornalista libero-professionista o tuoi servizi fotogiornalistici, applicando ai tuoi committenti la rivalsa per l’Inpgi 2 pari al 2% sul corrispettivo lordo di ogni fattura (attualmente applichi la rivalsa del 4% per la Gestione separata Inps).

    Dalla prima fattura successiva all’iscrizione all’Ordine, formulata come appena detto, avrai trenta giorni di tempo per fare l’iscrizione all’Inpgi 2. Verserai alla Gestione separata Inpgi, oltre al 2% che avrai raccolto dai committenti (invece del 4% che adesso raccogli per l’Inps 2), anche il 10% del reddito professionale netto annuo, come fai ora per la Gestione separata Inps.

    I tuoi contributi a quest’ultima Gestione rimarranno lì e saranno incrementati da eventuali altri, se avrai in futuro collaborazioni per lavori non giornalistici, seguendo le regole dell’Inps per la maturazione del diritto alla pensione.

    Attualmente l’Inps, avvalendosi di una sua interpretazione – secondo me non corretta – di una norma di legge a mio avviso non scritta in maniera inequivocabile, non permette la ricongiunzione – vedi http://www.inpgi.it/?q=node/796 – dei contributi con l’Inpgi 2.

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