Contro Camporese e l’Inpgi lo sciacallaggio di una “informazione a metà”

Dopo oltre un anno di gogna mediatica, è miseramente caduta l’accusa di truffa. Ma i “moralizzatori” che tanto hanno gridato, ora su questo tacciono. E la “macchina del fango” è ancora in moto. Questo linciaggio morale contro tutto l’Istituto di previdenza solo per contestare una riforma che vuole riequilibrare le risorse tra chi ha avuto (tanto) e chi spera di avere qualcosa dopo una vita precaria? Una riforma che, se non fossero i giornalisti a gestirla, sarebbe fatta (in peggio per tutti: anziani e giovani) dal governo

Inpgi: «Sulla vicenda Sopaf dall’Ordine solo demagogia»

Con una nota diffusa in serata, alcuni consiglieri di amministrazione dell’Inpgi eletti in rappresentanza dei giornalisti stigmatizzano l’intervento dei vertici dell’Ordine nazionale sulla vicenda Sopaf e difendono la correttezza e la prudenza dell’azione degli organi amministrativi e di controllo dell’Istituto

Inpgi: «Sopaf, CdA valuterà costituzione parte civile dopo la notifica degli atti»

I CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE ELETTI DAI GIORNALISTI Roberto Carella, Carlo Chianura, Silvia Garambois, Marina Macelloni, Massimo Marciano, Giuseppe Marzano, Silvana Mazzocchi, Edmondo Rho, Claudio Scarinzi, Paolo Serventi Longhi, Franco Siddi, diffondono la seguente nota: I giornalisti del consiglio d’amministrazione Inpgi

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