Lavoro, diritti e welfare subiscono continue e pesanti aggressioni, senza che Governo e Parlamento alzino la voce per difendere giornalisti e informazione e, con essi, il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati e sovrani
L’Inpgi al governo: «Incomprensibile ritardo su crisi dell’informazione e precarizzazione del lavoro»
«Un forte e presssante appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai Ministri Orlando, Franco e Brunetta nonché al sottosegretario con delega all’editoria Moles» perché intervengano per colmare l’«incomprensibile ritardo» manifestato dal governo nell’affrontare il nodo della crisi strutturale dell’Inpgi che sconta, posto com’è al termine della filiera, le conseguenze della crisi dell’intero settore dell’informazione: «Un comparto industriale dove il susseguirsi degli stati di crisi – con pensionamenti, prepensionamenti e mancate assunzioni – hanno ridotto drasticamente il numero dei giornalisti attivi, impropriamente sostituiti da un aumento esponenziale di lavoro autonomo, quasi mai effettivamente tale». Così come ha pubblicamente affermato più volte la Presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni.
Conte: «Comunicatori ed equo compenso, così l’Inpgi camminerà con le proprie gambe; ci lavoreremo insieme»
Ampliamento della platea contributiva dell’Inpgi ai comunicatori, varo dell’accordo sull’equo compenso per combattere la deriva del precariato. Nessun intervento finanziario di garanzia pubblica è possibile per l’Istituto di previdenza dei giornalisti, perché non previsto dalla legge. Così il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha affrontato i temi salienti del momento he riguardano la professione giornalistica. Lo ha fatto nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, tenuta oggi.
Inpgi 2: tutte le norme del nuovo Regolamento; più diritti per freelance e precari
Un atto concreto a favore dei giornalisti precari con bassi redditi e una vita professionale discontinua, destinati ad avere pochi e bassi contributi e quindi un futuro previdenziale molto problematico a causa del sistema di calcolo interamente contributivo, così come
Lavoro: equo compenso, da oggi è legge; la Camera ha dato il sì definitivo
Oggi è nata la legge sull’equo compenso nel settore giornalistico. Ma non interessa solo i giornalisti: è una pietra miliare per tutti i lavoratori. Un’informazione che sfrutta e ricatta i precari, pagati pochi euro a pezzo e continuamente sotto ricatto
Equo compenso: sì alla legge subito, l’impegno dei parlamentari alla Asr
Approvare entro ottobre al Senato la proposta di legge sull’equo compenso giornalistico affinché possa essere, immediatamente dopo, varata in via definitiva dalla Camera e dunque prima della fine della legislatura. E’ l’impegno preso dai parlamentari intervenuti questa mattina all’incontro organizzato
Equo compenso: «Inquietanti interferenze della Fieg sullo stop alla legge», protestano Fnsi e parlamentari
“E’ inquietante che ‘interferenze’ diverse, e specialmente della Fieg, stiano bloccando in Senato, con il contraddittorio e inaccettabile comportamento del Governo, la proposta di legge sull’equo compenso del lavoro giornalistico, già approvata ad unanimità in sede legislativa alla Camera. E
Freelance: workshop a Palermo; «Centralità e urgenza di equo compenso, tutele e Carta di Firenze»
I vertici di Ordine e Sindacato e i rappresentanti del lavoro autonomo nella tre giorni di Palermo sul giornalismo freelance promossa da Assostampa Sicilia: subito legge sull’Equo Compenso, norme regionali a sostegno del lavoro autonomo e strumenti attuativi della Carta
Freelance: workshop a Palermo; Marciano (Inpgi), «L’informazione precaria è una ferita per la democrazia»
Sintesi dell’intervento di Massimo Marciano, freelance e membro del Consiglio di amministrazione Inpgi e dell’Inpgi2, al workshop “Freelance in Italia: tre giorni a Palermo” il 28 giugno 2012 ******************************** E’ un dovere per chi come me rappresenta i 33 mila