Il modo in cui tutti gli attori si sono mossi nella recente polemica politica sul Mes pone con evidenza drammatica il tema della capacità dell’informazione di affermare autorevolezza e indipendenza di fronte a fake news e comunicazione politica diretta. E la necessità di regole condivise contro odio e falsità in Rete.
Fnsi: «Mobilitazione perché minacciare i giornalisti sia aggravante di reato»
«Mentre in Parlamento giacciono impantanate le proposte di legge volte a eliminare il carcere per i cronisti e sanzionare chi, sentendosi diffamato, chiede risarcimenti spropositati, i giornalisti italiani continuano ad essere minacciati e a subire pressioni attraverso lo strumento delle
Fnsi: «Mobilitazione perché minacciare i giornalisti sia aggravante di reato»
«Mentre in Parlamento giacciono impantanate le proposte di legge volte a eliminare il carcere per i cronisti e sanzionare chi, sentendosi diffamato, chiede risarcimenti spropositati, i giornalisti italiani continuano ad essere minacciati e a subire pressioni attraverso lo strumento delle
Ordine: Ghirra, «Primo passo per una riforma che ci metta in linea con i tempi»
di Giancarlo Ghirra (*) Ci sono voluti oltre dieci anni, ma alla fine il Parlamento ha approvato il primo passo della riforma del Consiglio nazionale dei giornalisti, riducendo a 60 (contro gli attuali 156) i componenti dell’assemblea e del Consiglio
Fnsi: «Bene stralcio sul carcere ai giornalisti. E il 24 in marcia a Polistena»
«Non possiamo che prendere atto con soddisfazione della decisione, annunciata in aula dal relatore senatore Cucca, di stralciare dalla legge a tutela degli amministratori “sotto tiro” la parte relativa all’inasprimento ulteriore delle sanzioni penali, leggi carcere, relative alla diffamazione». Lo
Fnsi: «Diffamazione, Senato cancelli il carcere per i giornalisti»
«La Fnsi condivide la necessità che il Parlamento definisca una normativa a tutela degli amministratori pubblici minacciati da mafie e camorre, anzi ritiene che sempre più il mondo dell’informazione debba “illuminare” le aree a rischio sostenendo chi contrasta ogni forma
Giornalisti: antimafia, «Diritto al segreto professionale anche per i pubblicisti»
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Siciliana della Stampa comunicano: «L’estensione ai giornalisti pubblicisti del diritto di poter ricorrere al segreto professionale per tutelare le fonti, finora loro negato, e che la commissione parlamentare antimafia ha invece voluto
Equo compenso: «Inaccettabile stop alla legge», dall’Asr appello alla mobilitazione
LEGGE SULL’EQUO COMPENSO: UNO STOP INACCETTABILE “SERVE UNA MOBILITAZIONE DI TUTTA LA CATEGORIA” L’Associazione Stampa Romana, la commissione regionale di Lavoro Autonomo e il Coordinamento lavoro autonomo atipico e precario esprimono forte contrarietà e preoccupazione per lo stop nell’iter parlamentare
Lavoro: Fnsi, «La proposta sull’equo compenso deve diventare legge»
«La proposta di legge relativa all’equo compenso per i giornalisti che lavorano come “autonomi” dopo un avvio positivo è oggi bloccata. E’ un fatto grave che rischia di togliere speranza ai tanti giornalisti che non hanno un rapporto di lavoro