Il quesito di R. S.:
Gentile Massimo,
navigando nella rete per reperire informazioni, ho trovato diverse indicazioni utili all’interno del suo sito e così ho pensato di disturbarla per una consulenza.
Prossimamente devo aprire un codice attività partita Iva come giornalista free lance per svolgere un’attività di ufficio stampa presso una società che si occupa di informatica. Attualmente lavoro presso questa stessa società informatica come consulente con partita Iva, ho un codice attività specifico per l’informatica e sono iscritta alla gestione separata dell’Inps.
Da più di un anno sono iscritta all’Ordine dei giornalisti del Lazio nell’elenco pubblicisti e ora vorrei aprire una posizione presso l’Inpgi 2 per svolgere la mia attività giornalistica autonoma (e in più fatturare le altre collaborazioni con diverse testate, finora gestite come ritenuta d’acconto).Tutto questo per poter passare dall’Inps gestione separata all’Inpgi 2.
Intanto mi chiedo se mi conviene chiudere la posizione Inps o eventualmente mantenerle entrambe. Poi ho qualche dubbio circa la possibilità di ricongiunzione (ho 4 anni di contributi Inps che non vorrei perdere!). Intanto come codice attività ho visto che il più gettonato è il 900301 (attività dei giornalisti indipendentiI), ma non so se va bene per fare tutto, dagli articoli all’ufficio stampa/gestione del sito.
Grazie in anticipo per l’attenzione.
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La risposta di Massimo Marciano:
Cara collega,
se tu già svolgi collaborazioni giornalistiche, anche se solo con ritenuta d’acconto, sei già obbligata per legge a iscriverti e versare i contributi collegati al reddito delle tue collaborazioni alla Gestione separata Inpgi, anche senza partita Iva, secondo i termini che puoi approfondire leggendo questi altri post di questo sito:
– Inpgi 2: quesiti – Contributi previdenziali obbligatori anche per le collaborazioni saltuarie
– Inpgi 2: quesiti – L’iscrizione è obbligatoria per tutti i giornalisti autonomi o parasubordinati
Il versamento dei contributi previdenziali è regolato dalle legge. Quindi non è possibile scegliere discrezionalmente l’Istituto di previdenza a cui versarli: il versamento è collegato alla natura del lavoro prestato. Nel tuo caso, andranno alla Gestione separata Inpgi i contributi delle collaborazioni giornalistiche, mentre andranno alla Gestione separata Inps quelli legati a collaborazioni di altra natura, indipendentemente dal fatto di avere o meno una partita Iva. Quindi non potrai chiudere la posizione all’Inps: semplicemente, se fatturerai solo prestazioni di natura giornalistica, la tua posizione Inps non verrà incrementata fino a quando non avrai compensi di natura diversa da quella giornalistica.
Al momento, purtroppo, avvalendosi di una – secondo me opinabile – interpretazione di una norma di legge, non scritta in modo inequivocabile, l’Inps non permette la ricongiunzione dei contributi della propria Gestione separata a favore della Gestione separata Inpgi. Quindi, sempre se nel futuro non interverranno modifiche legislative, i contributi che hai lì seguiranno le regole per la liquidazione della pensione che ha la Gestione separata Inps. Potrai solamente chiedere la totalizzazione dei contributi delle due Gestioni separate (Inps e Inpgi), che dà luogo a un calcolo unitario degli anni di contribuzione, ma comporta la liquidazione in ragione delle rispettive frazioni di tempo.
Per quando riguarda il codice attività, vista la natura del tuo lavoro penso che tu possa agevolmente utilizzarlo per tutte le tue attività, purché ovviamente nelle fatture risulti evidenziata la natura giornalistica della tua prestazione. Per ulteriori approfondimenti, mi trovi all’Associazione stampa romana il martedì mattina, a parte la chiusura estiva degli uffici, dall’8 al 23 agosto. Tornerò allo sportello di consulenza, quindi, il 30 agosto.
