Il quesito di G. G.:
Vorrei porre un quesito relativo alla mia situazione contributiva. Da due anni svolgo attività imprenditoriale autonoma nel campo della grafica e della comunicazione. Ho partita Iva e sono iscritto alla Camera di commercio. In questi due anni ho anche collaborato con vari periodici ottenendo da poco tempo il tesserino da giornalista pubblicista.
Visto che l’Inps non mi mandava i bollettini da pagare, ho fatto un’indagine e scoperto che la Camera di commercio aveva sì fatto la comunicazione di inizio attività, ma che l’Inps non poteva iscrivermi in quanto i codici della mia attività non erano contemplati nel loro sistema contributivo.
A questo punto, visto che sono iscritto all’albo dei pubblicisti, posso iscrivermi e versare i miei contributi all’Inpgi? Preciso che emetto fattura con regime de minimis, per cui senza Iva. Ovviamente, non è attività giornalistica, in quanto svolgo lavori di grafica, pubblicità e realizzazione siti internet.
Grazie per l’attenzione.
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La risposta di Massimo Marciano:
Caro collega,
le condizioni necessarie per la iscrizione alla Gestione separata Inpgi e per il versamento dei relativi contributi sono due: 1) iscrizione all’Albo del giornalisti (elenco professionisti o pubblicisti) o al Registro dei praticanti; 2) sussistenza di un reddito professionale autonomo derivante da attività giornalistica.
Nel tuo caso, pur essendo tu iscritto all’Albo, non svolgi attività giornalistica. Il reddito derivante dalle collaborazioni che ti hanno permesso di inscriverti non è rilevante per l’Inpgi 2, in quanto prodotto prima che tu diventassi giornalista. Il tuo reddito attuale è di natura diversa da quella giornalistica. Quindi non puoi iscriverti all’Inpgi 2.
Il problema del codice attività della tua partita Iva lo dovresti risolvere con l’Inps, ente competente a ricevere i tuoi contributi, che derivano dal reddito prodotto dalla tua ditta individuale, regolarmente iscritta alla Camera di commercio.
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