Il quesito di V. L.:

Gentilissimo dottor Marciano,

la ringrazio innanzitutto per il suo servizio cortese e puntuale, è di grande aiuto. Sono una giornalista pubblicista iscritta all’albo dal settembre 2009. Lavoro per una redazione web con ritenuta d’acconto e cessione del diritto d’autore. Compilo regolarmente il modello Unico e sono iscritta all’Inpgi.

Vorrei capire se è necessaria l’apertura della partita Iva oppure se posso continuare a lavorare come ho fatto finora. Ci tengo molto a essere in regola.

La ringrazio della sua disponibilità e le auguro una buona giornata.

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La risposta di Massimo Marciano:

Cara collega,

grazie mille per le cortesi parole: sono di grande conforto nella prosecuzione di questa attività di informazione che ho deciso di intraprendere.

Fra i requisiti richiesti per l’iscrizione dei liberi professionisti all’Inpgi 2 il possesso della partita Iva è solo una delle modalità di svolgimento dell’attività professionale, al pari della cessione del diritto d’autore e delle collaborazioni occasionali. Quindi la tua collaborazione è svolta con una formula che per l’Inpgi è del tutto regolare.

Per approfondimenti, ti consiglio di leggere anche questi miei precedenti post:

Inpgi 2: quesiti – Differenze fiscali e contributive tra partita Iva e diritto d’autore

Lavoro: quesiti – Diritto d’autore in ambito giornalistico, un vantaggio e tre insidie

Inpgi 2: quesiti – Apertura della partita Iva e obbligo di iscrizione alla Gestione separata

Inpgi 2: quesiti – Partita Iva, co.co.co, collaborazioni fisse: ambiti di applicazione di queste tipologie di lavoro

Inpgi 2: quesiti – Collaborazioni con partita Iva e cessione del diritto d’autore: ambiti di applicazione

Inpgi 2: quesiti – Non è obbligatoria l’apertura della partita Iva per le collaborazioni giornalistiche

Inpgi 2: quesiti – Versamenti alla Gestione separata senza obbligo di partita Iva
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